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Internet Explorer 7

In pochi giorni un gran parlare del nuovo Internet Explorer 7: articoli, recensioni, blog….

Purtroppo non ho né tempo né voglia di incasinare il PC al lavoro e “windows genuino come le cose di un tempo” (TM) non riconosce linux (wine) come un’installazione autentica e non piratata. Quindi mi dovrò accontentare delle foto e dei commenti che però secondo me non toccano un punto importante.

A pensarci bene anche oggi pomeriggio mentre ne parlavo con un collega non avevo ben realizzato il vero pericolo del nuovo browser.

Si parlava infatti di features, RSS readers, TAB Navigation, usabilità della nuova interfaccia, ActiveX più o meno castrati (meglio se assenti del tutto…), ma il punto è un altro: quanto e come sarà compatibile Explorer con gli standard aperti di Internet?

Il grado di supporto di XHTML? SVG? Javascript?

Non è che Microsoft ce ne fa un’altra delle sue e per avere siti con contenuti più ricchi ed interfacce più evolute saremo tutti costretti a scrivere in XAML e .NET? Naaaa…..

Tu standards is mejio che uan!

Dopo la polemica suscitata dallo stato del Massachusetts reo di voler basare i propri documenti su uno standard elettronico aperto come il formato OpenDocument creato da Sun ed IBM ed implementato sia in OpenOffice che in AbiWord, ecco che ritorna alla carica Microsoft con il suo Open XML e a quanto pare vince

E’ interessante l’affermazione:

“Additional standards give you more choice over a period of time,” Alan Yates, general manager, business strategy with Microsoft’s information worker group, said Wednesday.

Quindi 2 standard sono meglio di 1, ne consegue che 3 sono meglio di 2 e 4… oops ma allora che senso ha parlare di standard?
Ma forse il nostro caro Alan ha confuso la parola standard con quella formato.

Solo per essere chiari: non voglio affermare che OpenDocument sia migliore dell’Open XML di Microsoft, o viceversa, il punto non è questo. Mi sto solo chiedendo fino a che punto questi balletti politico-economici danneggiano il progresso tecnologico e in definitiva noi utenti, veri ed ultimi fruitori dei servizi.

R.A.I.D.

Questa notte con il fiato sospeso eseguivo:

persbaglio:~# cat /proc/mdstat
Personalities : [raid1]
md0 : active raid1 hda2[2] hdc1[1]
4104960 blocks [2/1] [_U]
[==================>..] recovery = 92.0% (3777792/4104960) finish=0.5min speed=10811K/sec
unused devices: <none>

persbaglio:~# cat /proc/mdstat
Personalities : [raid1]
md0 : active raid1 hda2[2] hdc1[1]
4104960 blocks [2/1] [_U]
[==================>..] recovery = 93.2% (3830016/4104960) finish=0.4min speed=10442K/sec
unused devices: <none>

…poi un bel reboot

PING persbaglio (192.168.1.x): 56 data bytes
...
64 bytes from 192.168.1.x: icmp_seq=54 ttl=64 time=1.6 ms
64 bytes from 192.168.1.x: icmp_seq=55 ttl=64 time=1.4 ms
64 bytes from 192.168.1.x: icmp_seq=56 ttl=64 time=1.5 ms

Ora perSbaglio è ridondante!

Senza mani! Ehm fili…

Dopo mesi e mesi di onorato servizio, p3rSb4g1io lascia il natio borgo selvaggio per recarsi in un luogo migliore e soprattutto più indicato al suo continuo ronzare e sbruffare. Natio borgo
Natio borgo Eccolo, senza veli e senza remore in tutta la sua bellezza e potenza: quanti pentium 75 avranno mai accolto una scheda wireless al loro interno?

Time warp?

Un buco nero di due settimane! Risucchiato dal lavoro masticato ben benino e poi rispedito tutto acciaccato qui a casa.

Sabato scorso comuque ho trovato il tempo di fare un giretto sul Vettore, divertente e rilassante:
Vettoretto & Puck

Questo sabato invece sono riuscito solo a ricompilare anjuta.

La versione in questione è la cvs del 16 settembre, le regole sono le stesse: nessuna cura per il package (nè descrizione, nè titoletti vari, solo l’email per identificarmi come colpevole del misfatto) e il solito posto dove scaricarlo.

Un’ultima cosa, questa volta ho aggiunto la dipendenza a graphviz, quindi installatelo se volete utilizzare il relativo plugin.
Per quanto riguarda gli altri deb: sono rimasti invariati!

Skype

Finalmente qualche momento libero per sistemare l’installazione di Skype.

Prima della cura avevo:

  • Uno skype con la parte audio non funzionante (di grande utilità quindi!)
  • Uno skype orrendo dato che QT non aveva nessun tema installato e quindi assomigliava ad un relitto motif anni 80.

Dopo:

  • Uno skype correttamente funzionante
  • Uno skype che, sebbene non bellissimo, non assomiglia ad un marziano in mezzo al mio desktop GNOME.

Skype prima
Skype dopo

Come?

. Audio:
E’ stata la parte più divertente ed è tutta basata sulla giusta impostazione del file asoundrc.
Il risultato di un po’ di google e letture varie (soprattutto nei bug report di FedoraCore3) è questo file di configurazione copiato nella mia home directory col classico nome di .asoundrc.
Piuttosto interessante è l’abilitazione di dmix per il mixaggio in uscita dell’audio, ma soprattutto grazie al plugin alsa asyn e dsnoop, la possibilità di condividere il device anche in registrazione.
Ultimo consiglio: controllate che sia abilitata l’emulazione oss.

#lsmod
Module
...
snd_pcm_oss 55072 0
snd_mixer_oss 20032 2 snd_pcm_oss
...
#

Ulteriori informazioni le potete trovare qui. E ricordatevi che per fare dei test audio basta chiamare il robot skype che risponde al numero: echo123.

. La lista della spesa:

  • Skype in formato debian package e non linkato staticamente.
    (Da installare da root con il classico: dpkg -i ….)
  • qtconfig (mica voglio installarmi tutto KDE!): apt-get install qt3-qtconfig
  • il tema polymer che ben si integra con Clearlooks

Dopo aver installato tutto avviate da terminale qtconfig e configurate polymer come tema principale, inoltre se avete un po’ di pazienza configurate i colori per integrare un po’ meglio QT con i grigi chiari di Clearlooks. Oppure prendete il mio qtrc e copiatelo in ~/.qt/qtrc. Altre informazioni le potete trovare qui.

Aggiornamento: corretto il link del package debian di Skype. Grazie Alex!

Anjuta2

Oggi mi son preso la briga di debianizzare anjuta2 per Sid.


anjuta2

Come mai dato che c’è già una versione in experimental?
Perchè la versione in experimental è la 2.0.1 con quel famoso bug in pango che ha anche afflitto la 1.2.3. Inoltre sempre anjuta in experimental non ha il supporto per glade3.

Qualche ulteriore nota.

  • La versione che ho compilato è quella in sviluppo, tarball del 21 agosto 2005.
  • I pacchetti debian creati sono lontani dall’essere perfetti e soprattutto non sono conformi allo standard debian.
    Basta fare un giro veloce con lintian per rendersi conto dei vari errori/warning. Ciò nonostante a me hanno funzionato bene sia in installazione che in disinstallazione.
  • Prima di installare i vari debs, date un’occhiata alle note in Anjuta 2.x Dependencies l’unica dipendenza non presente in debian è gnome-build ed è per questo che ho creato anche il .deb di quest’ultima.
  • Ovviamente anjuta2 è in conflitto con il pacchetti di anjuta 1.2.x quindi prima di eseguire l’installazione distinstallate anjuta 1.2.x

Come noterete da subito i vari deb (a parte gnome-build) non sono curati nemmeno negli aspetti più elementari: mancano descrizioni, anjuta è un pacchettozzo monolitico etc etc. L’unica cosa che mi sono premurato di fare è cercare di rendere chiaro che questi debs li ho generati io, che non sono il mantainer debian di anjuta e nè voglio/posso esserlo. Questo per evitare di riportare bugs reports a ‘Rob Bradford’, il quale ignora totalmente l’esistenza di questa build.

Beh se avete letto tutto ed avete ancora voglia di scaricare i pacchetti, ecco dove li potete trovare (la cartella è ovviamente anjuta2).

Windows Vista aka Longhorn

Qui ci sono degli screenshot della prossima versione di windows.
E’ tutto all’insegna della trasparenza, comunque lo schema dei colori non mi piace troppo: dovrò abituarmici?
Mi piace invece la treeview al lato, i folder in verticale (sono rilegati?) e la statusbar con la miniatura in basso e le informazioni aggiuntive su file selezionato.

Finalmente il tab browsing in IE, ma riuscirà a farmi disinstallare firefox?
Inoltre la possibilità di ricercare e taggare i file con metainformazioni, ed i virtual folders.

Conclusioni:
rimango sempre un po’ interdetto circa le politiche microsoft e l’innovazione. Da un lato nessuna ‘vera’ innovazione, dall’altro un saper implementare idee e tecnologie a portata di ‘uomo medio’. Inoltre ultimamente ogni versione di windows modifica in modo un po’ troppo radicale l’interfaccia utente e personalmente penso che non sia proprio un bene.
Staremo a vedere: per ora ho già tab browsing, e beagle o tomboy per tutto il discorso delle ricerche e dei metadati. Forse non saranno all’altezza del nuovo Windows Vista, ma sono qui già da qualche annetto.

Dll hell

Sto cercando di distribuire un’applicazione .Net basata su una decina di dll (Framework di prensentazione, accesso ai dati, componenti UI specializzati), il risultato? Un disastro!
Fra Visual Studio che non aggiorna sempre correttamente le dipendenze di un progetto, che propaga il ‘copia locale’ dalla prima dipendenza fino all’eseguibile senza nemmeno avvertirti ed Install shield Express che è solo buono per un buon espresso, ho dovuto proprio faticare!
Un consiglio sempre valido: coerenza o tutto in ‘copia locale’ o tutto in GAC. Inoltre meglio abbandonare la versione express di Install Shield.
Comunque devo approfondire come effettuare il versioning delle dll e NON credo che Microsoft abbia mantenuto le sue promesse: mi trovo nella stessa situazione di COM, solo che ora a far casino ci si mette pure l’ambiente di sviluppo!

Windows FREE

Primo giorno senza windows!
La transizione è avvenuta senza troppi problemi, nessuna perdita di dati anche se outlook sta mettendo a dura prova la mia pazienza: maledetto formato pst!
Vedro’ cosa combina outport, speriamo bene!